mercoledì 29/03/2023
Pagine Filosofali Pagine Filosofali
  • Home
  • Tradizione
  • Sapienza
  • Filosofia
  • Esoterismo
  • Cultura
  • Interviste
  • Storia
Modifica
Pagine Filosofali Pagine Filosofali
  • Chi siamo
  • cookie
  • privacy
  • Contatti

News

Quale umanità nel XXI secolo? – Simone Santamato

Silicio e prodigi: “Il Trono oscuro” della post-modernità – Intervista

La Donna e l’Iniziazione – Emirene Armentano

Giuliano Kremmerz, tra Scienza e Magia – Umberto Bianchi

Al-Kemi – Brando Impallomeni

La fonte dell’eterna giovinezza – Luigi Angelino

Sull’Ariete ermetico: il trionfo primaverile – Luca Valentini

La religione Sikh e il testo sacro Guru Grant Sahib

I cani del tempo: icone della pazienza – Giovanni Sessa

Sui Misteri Eleusini – Luigi Angelino

Seguici su YouTube
Iscriviti al Canale Telegram
 La Sibilla Cumana – Luigi Angelino
Sapienza

La Sibilla Cumana – Luigi Angelino

02/10/2021 0 Comment

La sibilla cumana, la sacerdotessa di Apollo entrata nell’immaginario collettivo e nel linguaggio popolare, è senza dubbio una delle più importanti ed affascinanti figure della religiosità ellenica e romana. Alla donna spettava il titolo di “somma sacerdotessa italica”, presiedendo all’oracolo di Apollo nei territori della Magna Graecia, divinità solare ed associata al principio maschile, nonché custodendo i segreti di Ecate, l’enigmatica dea lunare già presente nella mitologia pre-ellenica. L’attività della Sibilla si svolgeva nei pressi del Lago d’Averno, indicato come il mistico ingresso nell’Ade, il Regno dell’Oltretomba, in una caverna poi conosciuta con la quasi poetica denominazione di “antro della sibilla”, situata nella ricca città di Cuma, attualmente conglomerata nella città metropolitana di Napoli, del cui sito nello specifico parleremo in seguito. L’oscura ed eterea creatura, traendo ispirazione dalla divinità, scriveva i propri vaticini su foglie di palma componendo esametri che, alla fine della elaborazione, venivano mischiati dai venti che filtravano dalle tante aperture dell’antro, in modo che le frasi risultassero apparentemente senza senso e quindi diventassero molto difficili da decifrare (1). A tal proposito, il sommo poeta Dante, sempre pronto a rievocare i miti virgiliani, riassume: “così la neve al sol si disgilla, così al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla” (2). Dal punto di vista dell’importanza della funzione ricoperta, si può dire che la Sibilla Cumana avesse un ruolo più o meno pari a quello svolto dall’oracolo di Delfi in Grecia.

Le sibille, in linea generale, erano leggendarie profetesse immaginate in diversi siti del Mediterraneo, non solo in Grecia e nell’Italia meridionale, ma anche in Africa ed in Asia Minore. Senza perderci nella complessa classificazione “canonica” delle sibille, non rispondente alle esigenze di questa breve trattazione, ricordo che l’elenco ritenuto più esauriente è quello stilato da Varrone, secondo il quale le Sibille “operative” più autorevoli erano dieci: Persica o Caldea, Libica, Delfica, Cimmeria, Eritrea, Samia, Cumana, Ellespontina, Frigia, Tiburtina (3). E’ di immediata evidenza come le profetesse venissero denominate a seconda del contesto geografico in cui operavano ed esercitavano la propria influenza, spesso utilizzate come strumento del potere politico e militare. L’etimologia del termine “sibilla”, reso in epoca classica con il significato di “poetessa”, è molto incerta. Gli studiosi, tuttavia, tendono a ricondurre il vocabolo al termine composto di matrice dorica “Siobolla” che risulterrebe correlato all’attico “Theoboule” (theòs -dio- + boulè -volontà-), ricavandosi una sorta di perifrasi che suona come“volontà di Dio” o meglio, considerata la tendenza politeistica dell’espressione religiosa classica, “volontà del Dio”. La Sibilla, pertanto, entrando in una dimensione estatica o di trance, era in grado di rivelare i messaggi della divinità a cui era preposta, mettendo in comunicazione il mondo fisico degli uomini con quello degli dèi. E’ importante sottolineare come l’esperienza estatica in ambiente greco-romana fosse concepita in maniera profondamente diversa rispetto alla cultura giudaico-orientale. In quest’ultimo contesto, infatti, Dio soffiava il proprio spirito (pneuma) nel profeta che, comunque, quando parlava o scriveva per Suo conto, conservava la propria individualità psichica. Le sibille, come le altre figure veggenti della mitologia greco-romana, invece, cedevano momentaneamente il proprio corpo alle divinità che esprimevano i vaticini attraverso di loro. Si pensa che Sybilla sia stato inizialmente un nome proprio di persona, forse attribuito ad una delle veggenti più antiche, la Sybilla Libica, così come attestato da Pausania.

Della Sibilla Cumana sono stati tramandati alcuni nomi come Amaltea, Demofila ed Apenninica, citati in alcuni passi di Licofone e di Eraclito. Tra i riferimenti letterari più noti alla sacerdotessa campana, non si può dimenticare quello contenuto nel libro VI dell’Eneide (4). Il grande Virgilio definisce la donna dell’antro cumano come “longeva sacerdotessa”, ricordandola con il nome di Deifobe di Glauco ed anche Amphrysia, legando la sua attività oracolare al fiume Amfriso che scorre in Tessaglia, famoso perchè Apollo vi avrebbe nascosto il gregge di Admeto. E’ proprio Virgilio che ci dà una delle versioni della Sibilla Cumana destinata ad avere più larga diffusione nei secoli successivi. La fanciulla si sarebbe rifugiata nell’antro “dalle cento porte” e qui sarebbe stata invasata da Apollo, fino a cambiare del tutto aspetto e timbro della voce. Nel racconto virgiliano, con navigata esperienza, la donna cerca di stimolare le domande di Enea, desideroso di conoscere il proprio incerto destino. Ed allora gli risponde con enigmatici vaticini, assicurandogli l’arrivo verso la destinazione finale, ma condizionato dal compimento di alcune azioni “sacre”, come le necessarie onoranze funebri al compagno di viaggio Palinuro, o la raccolta di un magico ramo d’oro da cercare nel bosco sacro, per offrirlo a Proserpina, regina dell’Ade, il Regno dei Morti. La Sibilla sarà la guida di Enea nel suo viaggio nell’Oltretomba (5). Di grande suggestione poetica è un’antica leggenda legata alla giovane/vecchia sacerdotessa, capace di oltrepassare i secoli e di arrivare fino ai nostri giorni.

Apollo si innamorò follemente di lei e le promise di concederle qualsiasi cosa, se avesse acconsentito a diventare la sua sacerdotessa. La ragazza chiese l’immortalità, ma commise un grave errore, in quanto si dimenticò di associare alla straordinaria richiesta anche la possibilità dell’eterna giovinezza. Perciò, con il passare del tempo, quella che era stata una splendida fanciulla invecchiò sempre di più. Si racconta che dopo molti anni il suo corpo cominciò a rattrappirsi, fino a consumarsi del tutto e ad assumere le sembianze di una cicala. A quel punto fu deciso di riporla in una gabbietta e di posizionarla nel tempio di Apollo, fino al momento in cui il suo esilissimo corpo non scomparve del tutto e di lei rimase soltanto la voce che si espandeva ed echeggiava nell’antro. In una delle varianti alla già nota leggenda, si dice che Apollo le concesse ancora una possibilità: se la sibilla fosse diventata completamente sua, le avrebbe ridato la giovinezza. Ma l’ostinata e tenace sacerdotessa non volle perdere la propria verginità ed andò incontro al triste destino. E’ probabile che la leggenda, pur con i suoi elementi simbolici profondi, sia stata diffusa per dare una spiegazione dei motivi per i quali i pellegrini, una volta recatisi nell’antro, non riuscissero di fatto ad incontrare la tanto desiderata sacerdotessa. Una delle fonti letterarie più importanti della precitata leggenda si ritrova nel libro XIV delle “Metamorfosi” di Ovidio e, precisamente, nel dialogo tra Enea e la Sibilla (6). La sfortunata profetessa racconta all’eroe troiano di come avesse avuto in dono da Apollo una vita lunga tanti anni come quanti granelli di sabbia avrebbe potuto stringere nella sua mano, scordandosi, però, di precisare che la lunghissima esistenza doveva essere accompagnata dall’eterna giovinezza. Pausania racconta che i Cumani, per spiegare l’assenza fisica della Sibilla, usarono l’espediente di posizionare un’urna funeraria contenenti le sue ceneri. Molto realistiche sono le parole di Pausania:

“I Cumani non avevano alcun responso di quella donna da mostrare, mostravano invece una piccola urna di pietra nel tempio di Apollo, dicendo che lì giacevano le ossa della Sibilla” (7).

L’antro della Sibilla si trova a pochi chilometri da Napoli, dove sorgono i resti dell’antica e gloriosa città italica di Cuma, fondata dai Greci intorno all’VIII secolo a.C.. Attualmente l’antro è situato nel territorio dei Comuni di Pozzuoli e di Bacoli. Il famoso antro è stato individuato in una galleria artificiale collocata nel sito archeologico che misura una lunghezza leggermente superiore ai cento metri ed una larghezza di cinque metri circa. Gli archeologi hanno rilevato che sulla parete occidentale, durante il periodo di dominazione romana, furono realizzate ben nove aperture, di cui alcune concepite come murate. Nella parte opposta, cioè sulla parete orientale, si nota una vera e propria stanza dalla quale si accede a tre spazi dove il pavimento è ribassato rispetto al resto della caverna. Si pensa che questi tre ambienti contenessero delle cisterne e che, in seguito, fossero stati utilizzati anche come luogo di sepoltura dei defunti. Dallo stesso lato ci si imbatte in un’altra stanza, la cui funzione non è stata ancora chiarita, dove si scorge un sedile in pietra che, al giorno d’oggi, non potrebbe essere adoperato a causa del tetto ribassato. Nella parte finale dell’antro si incontrano tre nicchie. Tra queste, una ha lo scopo di far filtrare la luce, mentre un’altra si distingue perchè ha la struttura di un cubicolo preceduto da un modestissimo vestibolo che, a sua volta, è protetto da un cancello. Gli studiosi sono abbastanza concordi nel ritenere che questo fosse il sancta sanctorum della sacra grotta, cioè il posto dove la Sibilla esprimeva i propri vaticini.

A dispetto del fatto che all’ingresso dell’antro vi siano due lapidi in marmo con l’intento di introdurre il visitatore nel centro operativo della profetessa, l’autenticità del suo scopo è stata ovviamente messa in discussione. Alcuni esegeti, infatti, hanno ipotizzato che si trattasse di una struttura di tipo militare al fine di difendere la città ed il suo fiorente porto commerciale (8). La grotta ha subìto vistose modifiche nell’epoca augustea e durante il periodo bizantino, fino ad essere abbandonata nel XIII secolo, quando Cuma si ridusse ad un piccolo villaggio. Soltanto nel 1932 l’archeologo Amedeo Maiuri la riscoprì e la esplorò quasi interamente, rilevando il tipo di taglio della pietra tufacea a forma trapezoidale che ne attestava la realizzazione orientativamente tra il VII ed il VI secolo a.C.. E’ interessante osservare la strana forma della caverna: trapezoidale nella parte superiore e rettangolare in quella inferiore. Si trattava di un rudimentale, ma efficace, stratagemma antisismico ideato dagli architetti greci, anche se la forma geometrica della parte inferiore fu accentuata per l’abbassamento del piano di calpestio durante l’età imperiale romana. E’ probabile che la grotta sia stata fatta edificare dal tiranno di Cuma, Aristodemo, poi assassinato da una congiura di nobili nel 492 a.C.. Tuttavia, fino all’epoca rinascimentale, si credeva che la dimora della Sibilla Cumana fosse situata presso il lago d’Averno, successivamente identificata come galleria militare che metteva in comunicazione il lago d’Averno con il lago Lucrino. Ricordiamo che la religiosità classica riteneva che dal lago d’Averno si potesse accedere nell’Ade e, secondo un’altra narrazione leggendaria, la profetessa usava proprio questo ingresso per i suoi viaggi nel Regno dei Morti. E’ stato anche ipotizzato che in origine vi fosse un vero e proprio santuario oracolare e divinatorio presso il già citato lago, ma che Aristodemo avesse utilizzato le ricchezze pubbliche della sua città per edificare un nuovo santuario allo scopo di dare lustro a Cuma ed insidiare perfino il grande prestigio di Delfi (9).

Come accennato in precedenza, Cuma fu fondata verso la metà dell’VIII sec. a.C.. da gruppi di naviganti provenienti dalla Grecia. Secondo la leggenda più ricorrente, i fondatori della città sarebbero stati gli Eubei di Calcide (10) che avrebbe scelto di approdare in quel punto della costa campana, perchè ispirati dal volo di una colomba (secondo alcune varianti, invece, perchè colpiti da un fragore di cembali). Sta di fatto che la scelta si rivelò particolarmente azzeccata, perchè i profughi greci trovarono ad attenderli un territorio particolarmente fertile che seppero sfruttare al meglio, pur conservando le proprie tradizioni marinare. I coloni cumani riuscirono ad arginare le mire dei popoli confinanti ed ad estendere il proprio dominio su gran parte della regione circostante. Ma l’influenza di Cuma fu soprattutto di carattere culturale: furono proprio i Cumani a diffondere la cultura ellenica nell’Italia meridionale, portando l’alfabeto “calcidese” che ben presto fu assimilato dagli Etruschi e dai Latini. Per rimanere prosperi ed indipendenti, i Cumani dovettero fronteggiare i Capuani di etnia etrusca, gli Aurunci ed altre popolazioni del territorio interno campano in molti conflitti sanguinosi. Tra questi si ricorda la battaglia di Aricia nel 507 a.C, che vide i Cumani alleati con i Latini ed alcuni decenni dopo, nel 474 a.C., la battaglia chiamata proprio di “Cuma”, in cui la popolazione locale fu affiancata dalle truppe siracusane.

Cuma assunse una tale importanza, nella sua area geografica, che Diodoro Siculo scrisse che con l’espressione “campagna di Cuma” si tendeva ad indicare l’intera zona che sarà poi denominata dei “Campi Flegrei”. Tra i cittadini “stranieri” illustri che scelsero Cuma come loro residenza, menziono Tarquinio il Superbo che, secondo la storiografia tradizionale, fu l’ultimo re di Roma. Il Superbo visse gli ultimi anni della sua esistenza a Cuma dopo esser stato scacciato da Roma. Dopo la conquista romana della Campania, negli ultimi decenni del IV secolo a.C., a Cuma fu attribuita la civitas sine suffragio, ma la sua grande fedeltà alla città eterna, dimostrata soprattutto nella dura opposizione all’esercito cartaginese di Annibale, al quale, invece, Capua spalancò le porte, gli valsero la conquista della dignità di municipium nel 215 a.C.. Da quel momento Cuma, pur conservando alcune tradizioni specifiche degli antichi coloni greci, iniziò ad adottare la lingua latina negli atti ufficiali, rappresentando una brillante risorsa strategica per le operazioni militari condotte dai Romani. Contesa tra Bizantini e Goti, in epoca medioevale la città di Cuma si avviò verso una progressiva quanto inesorabile decadenza, riuscendo a risorgere parzialmente soltanto dopo l’invasione longobarda e la conseguente annessione prima sotto i Duchi di Benevento, sostituiti poi da quelli di Napoli. Come già detto in precdenza, le incursioni saracene del XIII secolo diedero il colpo di grazia a quelli che ormai erano solo i resti di una splendida ed antica città (11).

Analogamente a quanto avvenuto con le figure più importanti della mitologia gtreco-romana, nel Medioevo anche le Sibille furono assimilate nella sincretica dottrina cristiana. Ad ogni sibilla, con molta fantasia, si fece predire qualcosa in merito all’Incarnazaione, alla Passione ed alla Resurrezione di Cristo. Secondo una rilettura quanto mai di parte della Legenda Aurea (12), la già citata sibilla Tiburtina avrebbe mostrato all’imperatore Augusto la Vergine Maria con in braccio il bambino e su quel luogo, il Campidoglio, lo stesso Ottaviano avrebbe fatto edificare la chiesa dell’Aracoeli, dopo aver ascoltato una voce che gli avrebbe proclamato: -Questo è l’altare del Cielo-. E’ superfluo sottolineare come si tratti di un forzato riadattamento cristiano riguardante una tradizione completamente diversa. Le Sibille diventarono un tema molto caro all’arte cristiana, di cui le raffigurazioni presenti nella Cappella Sistina sono forse l’espressione più emblematica. Michelangelo, tra il 1508 ed il 1512, nella serie degli affreschi dedicati ai Veggenti, raffigurò le Sibille insieme ai Profeti, decorando i “peducci” della volta della famosa Cappella. Il grande artista toscano ne scelse cinque, ciascuna con un preciso significato simbolico: la Sibilla Eritrea, la Libica, la Delfica, la Cumana e la Persica, prendendo chiari spunti da uno scritto sul tema elaborato dal frate domenicano Barbieri (13).

La figura della sibilla cumana, sotto il profilo psicologico, costituisce il simbolo dell’archetipo umano della continua ricerca di individuare un importante nesso causale tra la propria condizione creaturale, finita e limitata, e la volontà di un Dio trascendente o, comunque, collocato in una dimensione diversa e sovraordinata. La profetessa versava, secondo i racconti, in uno stato che la scienza moderna definirebbe di “coscienza modificata”, potendo ricomprendere in tale alveo una molteplicità di comportamenti, come il sonno, il sogno, l’ipnosi, l’isolamento prolungato, forzato o volontario, oppure alterazioni dovute ad assunzioni di droghe non tanto peregrine nei rituali greco-romani. Nell’esperienza, definibile di trance-estasi, si fa strada, nella psiche del soggetto, una coscienza che è diversa da quella consueta. Per gli antichi emergeva un’altra entità, identificata con un dio o con una dea, Apollo nel caso specifico della Sibilla Cumana. In realtà, seguendo i modelli psico-analitici contemporanei, si potrebbe arrivare ad affermare che in capo ad un soggetto non esista solo la cosiddetta “coscienza ordinaria” ma, qualora vengano sollecitate con adeguati stimoli, possono affiorare forme di coscienza molto diverse, capaci di vedere oltre l’apparenza e di intuire particolari qualità extrasensoriali. Gli Antichi, pur ricorrendo al proprio bagaglio culturale, avevano intuito queste “finestre” che di tanto in tanto si possono aprire nel nostro spirito. Sulla base di queste premesse, nacque una vera e propria corrente mistica, il menadismo greco (14), ovvero l’estasi rituale delle donne che è poi sfociato nelle visioni cristiane (vedansi gli episodi in trance attribuiti a Teresa d’Avila) e nel sufismo musulmano. L’attività di veggenza della Sibilla Cumana è stata paragonata anche a quella praticata nello Sciamanesimo, un fenomeno religioso originato in Siberia e nell’Asia centrale, con il quale la profetessa condividerebbe il concetto di “daimon”. Dal punto di vista antropologico, anche gli Sciamani anelano all’apertura di una “seconda coscienza”, in particolari condizioni rituali che richiedono, comunque, una sorta di silenziamento della “razionalità”. Il viaggio che si intraprende, però, non tende soltanto a raggiungere una dimensione trascendente ed onirica, ma anche ad entrare in stretto contatto con la propria creatività, capace di compiere altissimi voli nel campo dell’arte, della letteratura e dell’intuizione in genere.

Di grande valore simbolico, è la morale legata alla presunta vendita dei libri sibillini a Tarquinio il Superbo, settimo re di Roma, da parte della Sibilla Cumana (secondo alcune fonti si trattava di quella Eritrea). La profetessa avrebbe offerto al sovrano inizialmente nove libri, ma Tarquinio avrebbe rifiutato l’offerta, considerando il prezzo troppo esoso. Allora la donna ne avrebbe bruciati tre, presentandosi di nuovo davanti al re con sei libri e rinnovando la sua proposta di vendita. Il Superbo avrebbe rifiutato ancora. La Sibilla, allora, ne avrebbe bruciati altri tre, riformulando l’offerta al sovrano che, alla fine, li acquistò al prezzo iniziale di nove libri. Tarquinio il Superbo si era deciso a sborsare il denaro davanti alla determinazione della Sibilla e confidando nella preziosità del contenuto dei tre testi superstiti. I libri sibillini erano custoditi da due nobili patrizi (duumviri sacris faciundis) (15) che, successivamente, diventarono quindici, tra cui anche cinque rappresentati del popolo. La funzione principale di questi sacri libri era quella di consultare gli oracoli su disposizione del Senato, soprattutto in occasione di nuove imprese militari. La loro sede era in una camera scavata sotto il Tempio di Giove Capitolino, ma andarono perduti a seguito dell’incendio dell’83 a.C.. Si tentò allora di ricostruirne i testi, cercando alcuni passi in altri templi o santuari, fino a quando Ottaviano Augusto, dopo un’attenta selezione, non li pose in due armadi dorati ai piedi della statua di Apollo Palatino, collocata nel tempio omonimo (16). Si ritiene che la nuova raccolta ivi rimase fino al V secolo d.C., cioè fino alla caduta dell’impero romano d’occidente, dopodichè non se ne seppe più nulla, tranne numerose leggerende sul tema fiorite in epoca medioevale.

In conclusione, non si può fare a meno di esprimere una riflessione sulla figura della Sibilla come metafora dell’incertezza del destino e del costante desiderio dell’uomo di conoscere l’ignoto. Non a caso alla Sibilla Cumana si attribuisce la frase latina: “ibis, redibis non morieris in bello”.  La profetessa avrebbe pronunciato questo vaticinio ad un soldato, ansioso di avere notizie sull’esito della sua imminente missione. La frase, come tutte le allocuzioni oracolari, suona intenzionalmente oscura ed ambigua. Se si appone una virgola prima del “non”, ibis redibis, non morieris in bello”, la traduzione è “Andrai, ritornerai e non morirai in guerra”, dando un significato positivo alla missione del soldato. Se, invece, la virgola viene segnata dopo la negazione, ibis, redibis non, morieris in bello, il senso risulta completamente diverso e nefasto, prefigurando la morte dello sfortunato soldato.

Note:

1 – Cfr. Gianluca Savarino, La Sibilla Cumana tra mito e storia, Editore Valtrend, Napoli 2010;
2 – Cfr. Dante Alighieri, La Divina Commedia, Paradiso Canto XXXIII, verss. 64-66;
3 – Si tratta di una classificazione molto diffusa in epoca medievale, ma molto contestata dagli studiosi. In realtà il numero delle sibille era molto più elevato;
4 – Cfr. Virgilio, Eneide, libro VI, verss. 45-46. Nel poema virgiliano la sibilla cumana portava il nome di Deifobe;
5 – Cfr. Ferdinando Neri, Le tradizioni italiane della Sibilla, Editore Book Time, Milano 2017;
6 – Il racconto riportato nel libro XIV delle Metamorfosi di Ovidio è sostanzialmente simile a quello dell’Eneide di Virgilio;
7 – Cfr. Pausania, Periegesi della Grecia;
8 – Cfr. Autori vari, Cuma e il suo parco archeologico. Un territorio e le sue testimonianze, Editore Scienze e Lettere, Roma 2010;
9 – Il tiranno Aristodemo, diventato molto popolare per aver sconfitto a più riprese gli Etruschi, fece trucidare un elevato numero di nobili che gli si opponevano. Per questo gli aristocratici superstiti meditarono la vendetta;
10 – Calcide era la più importante città dell’isola di Eubea, situata nel territorio dove l’isola di avvicina maggiormente alla terraferma.
11 – Cfr. William Hamilton, Campi Flegrei, traduzione di Antonio Tommaselli, Edizione Grimaldi & C., Napoli 2020;
12 – La Legenda Aurea (erroneamente italianizzata in Leggenda Aurea con relativa falsificazione del significato) è una raccolta medievale di biografie agiografiche, in gran parte fantasiosa, redatta da Jacopo da Varazze o da Varagine, che fu frate domenicano e vescovo di Genova. L’opera fu compilata a partire dal 1260 fino alla morte dell’autore avvenuta nel 1298;
13 – Filippo Barbieri, appartenente all’ordine dei frati domenicani, visse nel quindicesimo secolo (1426-1486). E’ ricordato oltre che come teologo e filosofo, anche come storico ed inquisitore;
14 – La definizione eziologica trae origine dalle Menadi, dette anche Baccanti, che erano le donne invasate da Dioniso, la divinità della forza vitale;
15 – Da tradurre in maniera translata “i due uomini addetti alle pratiche sacre”;
16 – Cfr. Gennaro Franciosi ed altri, Leges regiae, Javini Editore, Torino 2003.

Luigi Angelino

image_pdfVisualizza articolo in pdf

Condividi:

  • Facebook
  • WhatsApp
  • Telegram
  • Stampa

Share This:

  • 0
    Facebook
  • 0
    Whatsapp
  • 0
    Telegram
Tags: Cuma IN EVIDENZA Luigi Angelino SIbilla Tradizione Classica Virgilio
Previous post
Next post

Pubblicazioni

Magia

Silicio e prodigi: “Il Trono oscuro” della post-modernità – Intervista ad Andrea

26/03/2023
PUBBLICAZIONI

I cani del tempo: icone della pazienza – Giovanni Sessa

13/03/2023
Filosofia

La discorde concordia Jünger-Schmitt – Giovanni Sessa

03/03/2023
PUBBLICAZIONI

Le caste nel mondo e nella storia secondo A. M. Hocart –

13/02/2023
PUBBLICAZIONI

Guénon e la revisione del tradizionalismo secondo Silvano Panunzio – Giovanni Sessa

03/02/2023
Eventi
Esoterismo

Luca Valentini e Daniele Laganà: “Post Laborem Scientia: Iniziazione e Tradizione Ermetica”

06/03/2023
Esoterismo

Post Laborem Scientia: Iniziazione e Tradizione Ermetica

27/01/2023
Alchimia

L’Arte dei Saggi: dagli studi ermetici di Julius Evola all’operatività dell’Opus Magnum

20/09/2022
EVENTI

Giornata di Studi su Giordano Bruno

23/05/2022
EVENTI

Presentazione del romanzo: “Poco meno degli Angeli” di Mauro Ruggiero

23/02/2022
Video
Esoterismo

Luca Valentini e Daniele Laganà: “Post Laborem Scientia: Iniziazione e Tradizione Ermetica”

06/03/2023
Cultura

Gli Etruschi. Storia e Magia. Umberto Bianchi e Stefano Mayorca

26/01/2023
Tradizione Classica

Demonologia nel mondo antico e spiriti elementali nella magia rinascimentale

10/01/2023
Alchimia

Tenet Nunc Parthenope – Napoli Esoterica – un documentario di Carlo Lo

27/12/2022
Gruppo di Ur

Il Gruppo di Ur: Una storia magica Italiana

19/12/2022
Pagine Filosofali Pagine Filosofali
Chi siamo
Contatti

info@paginefilosofali.it

Argomenti e tags

Tag
Alchimia Arte Brando Impallomeni Buddismo Daniele Laganà Ermetismo Eros Esoterismo Filosofia Francesco Innella Giandomenico Casalino Giovanni Sessa Grecia Gruppo di Ur India Induismo IN EVIDENZA Iniziazione Julius Evola Kremmerz Letteratura Luca Valentini Luca Violini Luigi Angelino magia Mayorca Mito Oriente Paolo Galiano Piervittorio Formichetti Poesia Roma Sapienza SImbolismo Spiritualità Stefano Eugenio Bona Stefano Mayorca Storia delle Religioni Tantra Tibet Tradizione Tradizione Classica Tradizione Romana Umberto Bianchi Vitaldo Conte

Ultimi articoli e News

Wolfram von Eschenbach custode

Vorrei un quadro per

Virgilio Rospigliosi e l’arte

Villiers o dell’Aristocrazia perenne

Veneri, donne e dee

Varuna, il divino maestro

Unità metafisica e pluralità

Una russa a Montparnasse:

Una russa a Montparnasse:

Una russa a Montparnasse:

Una russa a Montparnasse:

Una russa a Montparnasse:

Una russa a Montparnasse:

Una “Comunità di Magi”

Týr, l’ordine e la

Tradizione e Scienza dell’Io

Tracce nascoste di innologia

Tra occultismo e poesia:

Tibi Silentium Laus –

Thomas Taylor: scritti su

Seguici:

Made with Love by Alice

Copyright Pagine Filosofali 2023. Tutti i diritti riservati.
Disclaimer: Questo sito non è una testata giornalistica in quanto è aggiornato senza alcuna periodicità. Non deve pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
Le immagini e i documenti presenti nel sito sono proprietà dei loro rispettivi autori e non si intende violare il copyright.
Privacy Policy | Cookie Policy
Utilizziamo cookie tecnici necessari per il funzionamento della nostra applicazione e cookie di profilazione, anche di terze parti, per offrirti un’esperienza personalizzata. Per maggiori informazioni puoi consultare la nostra Cookie Policy.
Impostazioni CookieAccetto
Manage consent

Privacy Overview

Questo sito web raccoglie alcuni Dati Personali dei propri Utenti.


Titolare del Trattamento dei Dati per il sito web


Tipologie di Dati raccolti


Fra i Dati Personali raccolti da questo sito web, in modo autonomo o tramite terze parti, ci sono: Cookie, Dati di utilizzo, nome, cognome, numero di telefono e sito web.


Dettagli completi su ciascuna tipologia di dati raccolti sono forniti nelle sezioni dedicate di questa privacy policy o mediante specifici testi informativi visualizzati prima della raccolta dei dati stessi.


I Dati Personali possono essere liberamente forniti dall’Utente o, nel caso di Dati di Utilizzo, raccolti automaticamente durante l’uso di questo sito web.


Se non diversamente specificato, tutti i Dati richiesti da questo sito web sono obbligatori. Se l’Utente rifiuta di comunicarli, potrebbe essere impossibile per questo sito web fornire il Servizio. Nei casi in cui questo sito web indichi alcuni Dati come facoltativi, gli Utenti sono liberi di astenersi dal comunicare tali Dati, senza che ciò abbia alcuna conseguenza sulla disponibilità del Servizio o sulla sua operatività.


Gli Utenti che dovessero avere dubbi su quali Dati siano obbligatori, sono incoraggiati a contattare il Titolare.


L’eventuale utilizzo di Cookie – o di altri strumenti di tracciamento – da parte di questo sito web o dei titolari dei servizi terzi utilizzati da questo sito web, ove non diversamente precisato, ha la finalità di fornire il Servizio richiesto dall’Utente, oltre alle ulteriori finalità descritte nel presente documento e nella Cookie Policy, se disponibile.


L’Utente si assume la responsabilità dei Dati Personali di terzi ottenuti, pubblicati o condivisi mediante questo sito web e garantisce di avere il diritto di comunicarli o diffonderli, liberando il Titolare da qualsiasi responsabilità verso terzi.


Modalità e luogo del trattamento dei Dati raccolti


Modalità di trattamento


Il Titolare adotta le opportune misure di sicurezza volte ad impedire l’accesso, la divulgazione, la modifica o la distruzione non autorizzate dei Dati Personali.


Il trattamento viene effettuato mediante strumenti informatici e/o telematici, con modalità organizzative e con logiche strettamente correlate alle finalità indicate. Oltre al Titolare, in alcuni casi, potrebbero avere accesso ai Dati altri soggetti coinvolti nell’organizzazione di questo sito web (personale amministrativo, commerciale, marketing, legali, amministratori di sistema) ovvero soggetti esterni (come fornitori di servizi tecnici terzi, corrieri postali, hosting provider, società informatiche, agenzie di comunicazione) nominati anche, se necessario, Responsabili del Trattamento da parte del Titolare. L’elenco aggiornato dei Responsabili potrà sempre essere richiesto al Titolare del Trattamento.


Base giuridica del trattamento


Il Titolare tratta Dati Personali relativi all’Utente in caso sussista una delle seguenti condizioni:


L’Utente ha prestato il consenso per una o più finalità specifiche; Nota: in alcuni ordinamenti il Titolare può essere autorizzato a trattare Dati Personali senza che debba sussistere il consenso dell’Utente o un’altra delle basi giuridiche specificate di seguito, fino a quando l’Utente non si opponga (“opt-out”) a tale trattamento. Ciò non è tuttavia applicabile qualora il trattamento di Dati Personali sia regolato dalla legislazione europea in materia di protezione dei Dati Personali;


il trattamento è necessario all’esecuzione di un contratto con l’Utente e/o all’esecuzione di misure precontrattuali;


il trattamento è necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il Titolare;


il trattamento è necessario per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o per l’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il Titolare;


il trattamento è necessario per il perseguimento del legittimo interesse del Titolare o di terzi.


E’ comunque sempre possibile richiedere al Titolare di chiarire la concreta base giuridica di ciascun trattamento ed in particolare di specificare se il trattamento sia basato sulla legge, previsto da un contratto o necessario per concludere un contratto.


Luogo


I Dati sono trattati presso le sedi operative del Titolare ed in ogni altro luogo in cui le parti coinvolte nel trattamento siano localizzate. Per ulteriori informazioni, contatta il Titolare.


I Dati Personali dell’Utente potrebbero essere trasferiti in un paese diverso da quello in cui l’Utente si trova. Per ottenere ulteriori informazioni sul luogo del trattamento l’Utente può fare riferimento alla sezione relativa ai dettagli sul trattamento dei Dati Personali.


L’Utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alla base giuridica del trasferimento di Dati al di fuori dell’Unione Europea o ad un’organizzazione internazionale di diritto internazionale pubblico o costituita da due o più paesi, come ad esempio l’ONU, nonché in merito alle misure di sicurezza adottate dal Titolare per proteggere i Dati.


Qualora abbia luogo uno dei trasferimenti appena descritti, l’Utente può fare riferimento alle rispettive sezioni di questo documento o chiedere informazioni al Titolare contattandolo agli estremi riportati in apertura.


Periodo di conservazione


I Dati sono trattati e conservati per il tempo richiesto dalle finalità per le quali sono stati raccolti.


Pertanto:


I Dati Personali raccolti per scopi collegati all’esecuzione di un contratto tra il Titolare e l’Utente saranno trattenuti sino a quando sia completata l’esecuzione di tale contratto.


I Dati Personali raccolti per finalità riconducibili all’interesse legittimo del Titolare saranno trattenuti sino al soddisfacimento di tale interesse. L’Utente può ottenere ulteriori informazioni in merito all’interesse legittimo perseguito dal Titolare nelle relative sezioni di questo documento o contattando il Titolare.


Quando il trattamento è basato sul consenso dell’Utente, il Titolare può conservare i Dati Personali più a lungo sino a quando detto consenso non venga revocato. Inoltre il Titolare potrebbe essere obbligato a conservare i Dati Personali per un periodo più lungo in ottemperanza ad un obbligo di legge o per ordine di un’autorità.


Al termine del periodo di conservazioni i Dati Personali saranno cancellati. Pertanto, allo spirare di tale termine il diritto di accesso, cancellazione, rettificazione ed il diritto alla portabilità dei Dati non potranno più essere esercitati.


Finalità del Trattamento dei Dati raccolti


I Dati dell’Utente sono raccolti per consentire al Titolare di fornire i propri Servizi, così come per le seguenti finalità: Statistica e Contattare l’Utente.


Per ottenere ulteriori informazioni dettagliate sulle finalità del trattamento e sui Dati Personali concretamente rilevanti per ciascuna finalità, l’Utente può fare riferimento alle relative sezioni di questo documento.


Dettagli sul trattamento dei Dati Personali


I Dati Personali sono raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:


Contattare l’Utente


Statistica


Diritti dell’Utente


Gli Utenti possono esercitare determinati diritti con riferimento ai Dati trattati dal Titolare.


In particolare, l’Utente ha il diritto di:


Revocare il consenso in ogni momento. L’Utente può revocare il consenso al trattamento dei propri Dati Personali precedentemente espresso.


opporsi al trattamento dei propri Dati. L’Utente può opporsi al trattamento dei propri Dati quando esso avviene su una base giuridica diversa dal consenso. Ulteriori dettagli sul diritto di opposizione sono indicati nella sezione sottostante.


accedere ai propri Dati. L’Utente ha diritto ad ottenere informazioni sui Dati trattati dal Titolare, su determinati aspetti del trattamento ed a ricevere una copia dei Dati trattati.


verificare e chiedere la rettificazione. L’Utente può verificare la correttezza dei propri Dati e richiederne l’aggiornamento o la correzione.


ottenere la limitazione del trattamento. Quando ricorrono determinate condizioni, l’Utente può richiedere la limitazione del trattamento dei propri Dati. In tal caso il Titolare non tratterà i Dati per alcun altro scopo se non la loro conservazione.


ottenere la cancellazione o rimozione dei propri Dati Personali. Quando ricorrono determinate condizioni, l’Utente può richiedere la cancellazione dei propri Dati da parte del Titolare.


ricevere i propri Dati o farli trasferire ad altro titolare. L’Utente ha diritto di ricevere i propri Dati in formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico e, ove tecnicamente fattibile, di ottenerne il trasferimento senza ostacoli ad un altro titolare. Questa disposizione è applicabile quando i Dati sono trattati con strumenti automatizzati ed il trattamento è basato sul consenso dell’Utente, su un contratto di cui l’Utente è parte o su misure contrattuali ad esso connesse.


proporre reclamo. L’Utente può proporre un reclamo all’autorità di controllo della protezione dei dati personali competente o agire in sede giudiziale.


Dettagli sul diritto di opposizione


Quando i Dati Personali sono trattati nell’interesse pubblico, nell’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il Titolare oppure per perseguire un interesse legittimo del Titolare, gli Utenti hanno diritto ad opporsi al trattamento per motivi connessi alla loro situazione particolare.


Si fa presente agli Utenti che, ove i loro Dati fossero trattati con finalità di marketing diretto, possono opporsi al trattamento senza fornire alcuna motivazione. Per scoprire se il Titolare tratti dati con finalità di marketing diretto gli Utenti possono fare riferimento alle rispettive sezioni di questo documento.


Come esercitare i diritti


Per esercitare i diritti dell’Utente, gli Utenti possono indirizzare una richiesta agli estremi di contatto del Titolare indicati in questo documento. Le richieste sono depositate a titolo gratuito e evase dal Titolare nel più breve tempo possibile, in ogni caso entro un mese.


Ulteriori informazioni sul trattamento


Difesa in giudizio


I Dati Personali dell’Utente possono essere utilizzati da parte del Titolare in giudizio o nelle fasi preparatorie alla sua eventuale instaurazione per la difesa da abusi nell’utilizzo di questo sito web o dei Servizi connessi da parte dell’Utente.


L’Utente dichiara di essere consapevole che il Titolare potrebbe essere obbligato a rivelare i Dati per ordine delle autorità pubbliche.


Informative specifiche


Su richiesta dell’Utente, in aggiunta alle informazioni contenute in questa privacy policy, questo sito web potrebbe fornire all’Utente delle informative aggiuntive e contestuali riguardanti Servizi specifici, o la raccolta ed il trattamento di Dati Personali.


Log di sistema e manutenzione


Per necessità legate al funzionamento ed alla manutenzione, questo sito web e gli eventuali servizi terzi da essa utilizzati potrebbero raccogliere log di sistema, ossia file che registrano le interazioni e che possono contenere anche Dati Personali, quali l’indirizzo IP Utente.


Informazioni non contenute in questa policy


Ulteriori informazioni in relazione al trattamento dei Dati Personali potranno essere richieste in qualsiasi momento al Titolare del Trattamento utilizzando gli estremi di contatto.


Risposta alle richieste „Do Not Track”


questo sito web non supporta le richieste “Do Not Track”.


Per scoprire se gli eventuali servizi di terze parti utilizzati le supportino, l’Utente è invitato a consultare le rispettive privacy policy.


Modifiche a questa privacy policy


Il Titolare del Trattamento si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente privacy policy in qualunque momento dandone informazione agli Utenti su questa pagina e, se possibile, su questo sito web nonché, qualora tecnicamente e legalmente fattibile, inviando una notifica agli Utenti attraverso uno degli estremi di contatto di cui è in possesso il Titolare . Si prega dunque di consultare regolarmente questa pagina, facendo riferimento alla data di ultima modifica indicata in fondo.


Qualora le modifiche interessino trattamenti la cui base giuridica è il consenso, il Titolare provvederà a raccogliere nuovamente il consenso dell’Utente, se necessario.


Definizioni e riferimenti legali


Dati Personali (o Dati)


Costituisce dato personale qualunque informazione che, direttamente o indirettamente, anche in collegamento con qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale, renda identificata o identificabile una persona fisica.


Dati di Utilizzo


Sono le informazioni raccolte automaticamente attraverso questo sito web (anche da applicazioni di parti terze integrate in questo sito web), tra cui: gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dall’Utente che si connette con questo sito web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nell’inoltrare la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta dal server (buon fine, errore, ecc.) il paese di provenienza, le caratteristiche del browser e del sistema operativo utilizzati dal visitatore, le varie connotazioni temporali della visita (ad esempio il tempo di permanenza su ciascuna pagina) e i dettagli relativi all’itinerario seguito all’interno dell’Applicazione, con particolare riferimento alla sequenza delle pagine consultate, ai parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’Utente.


Utente


L’individuo che utilizza questo sito web che, salvo ove diversamente specificato, coincide con l’Interessato.


Interessato


La persona fisica cui si riferiscono i Dati Personali.


Responsabile del Trattamento (o Responsabile)


La persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente che tratta dati personali per conto del Titolare, secondo quanto esposto nella presente privacy policy.


Titolare del Trattamento (o Titolare)


La persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali e gli strumenti adottati, ivi comprese le misure di sicurezza relative al funzionamento ed alla fruizione di questo sito web. Il Titolare del Trattamento, salvo quanto diversamente specificato, è il titolare di questo sito web.


Questo sito web


Lo strumento hardware o software mediante il quale sono raccolti e trattati i Dati Personali degli Utenti.


Servizio


Il Servizio fornito da questo sito web così come definito nei relativi termini (se presenti) su questo sito/applicazione.


Unione Europea (o UE)


Salvo ove diversamente specificato, ogni riferimento all’Unione Europea contenuto in questo documento si intende esteso a tutti gli attuali stati membri dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.


Cookie


Piccola porzione di dati conservata all’interno del dispositivo dell’Utente.


Riferimenti legali


La presente informativa privacy è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli art. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679.


Questa informativa privacy riguarda esclusivamente questo sito web.

Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA